Opera metal, già nel nome – da non confondere con l’omonima band francese - questa band tutta italiana si presenta con
Immortal Beauty. Già agli inizi della carriera sono costretti a fare i conti con i primi abbandoni: via voce e basso, e adesso l’arduo compito di sostituire Lady Victoria spetta ad Ambra Gerussi, pseudonimo
“Aria”.
L’album, come spesso accade in questo genere, è infatti costruito sulle potenzialità vocali della cantante; stavolta incontriamo un soprano lirico di coloratura. Nel complesso il lavoro è riuscito bene e le parti strumentali non sono per nulla eclissate dal cantato che, anzi, si integra molto bene soprattutto con le chitarre su cui spesso poggia regolarmente. Sintetizzatori (indovinate?) modalità “organo” e arie fin troppo tristi e malinconiche.
“Mask manor” e
“Chapter 7”, le prime tracce, destano subito curiosità introducendo un ritmo incalzante e ben ritmato; i Silent Opera hanno deciso di riproporre
“Morning Star”, pezzo molto orecchiabile che sa di già sentito, e non solo perché tratto dal loro primo demo. Più apprezzabile
“Lilium” (
qui il video ufficiale), il vero connubio tra le diverse componenti della band.
Il miglior pezzo di Immortal Beauty è senza dubbio
“Your Muse” con l’aggiunta di vocals al maschile, superflua invece l’intro che la precede.
Indovinata la scelta di introdurre parti in latino e in italiano (che rimandano, vagamente sia chiaro, a Puccini) in
“Selene”.
Pienamente sufficiente, anche se ma manca qualcosa. Certo ora resta da vedere cosa
Aria, la nuova cantante, riuscirà a fare (e speriamo faccia anche meglio di Lady Victoria) sulle tonalità di Immortal Beauty.
Un loro concerto dal vivo forse sarebbe un po’ noioso per i più. Magari seduti comodamente a teatro invece….
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