Il Malpertugio, formazione del casertano che ha tratto il proprio nome da una novella del Boccaccio, arriva finalmente a dare un seguito al buon demo-cd da me recensito qualche anno fa, autoproducendosi un album d’esordio vero e proprio. Bella la chiarezza di questa formazione, che senza tanti giri di parole dichiara semplicemente di suonare dello stoner rock.
Infatti già con l’iniziale “Bugs” parte alla carica, grazie ad un sound potente, granuloso e compatto. In scaletta, quattro pezzi tratti dal demo e cinque inediti. Ed è proprio tra questi ultimi che si coglie l’evidente maturazione del quintetto campano. Ascoltando le centrali “One hour of weakness”, “In this bloody night”, “Deranged”, scopriamo soluzioni più complesse, forse meno immediate ma pur sempre cariche di groove e di muscolarità heavy rock. Inoltre le varie componenti acide, psichedeliche, metal, doom, ormai costituiscono un’amalgama completo ed indissolubile, che già possiede un indirizzo personale che può solo migliorare nel futuro.
Restando in casa nostra, Il Malpertugio ricorda in qualcosa gli Zippo, altra formazione che sta tracciando un processo di crescita e maturazione. Soltanto che gli sforzi di questi ragazzi, non hanno ancora portato ad un accordo discografico, direi più che meritato. Speriamo che presto si muova qualcosa, mentre agli amanti dello stoner non resta che supportare l’ennesimo gruppo valido della scena italiana.
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