Do you like Money, Sex & Power…? Vi sfido a rispondere negativamente!
Ecco tornare i
Kissin’ Dynamite (ricordate il pezzo degli AC/DC?), band difficile da inquadrare. Da quanto ho notato, nel bene e nel male, suscitano una certa curiosità: sono un gruppo di ragazzini tedeschi che qualcuno ha anche paragonato a dei loro conterranei, che neanche nomino, magari solo per una somiglianza nell’abbigliamento e nello stile, ma vi assicuro sono ne ben lontani sia per carattere che per la loro musica. Un po’
glam, un po’
hair ma soprattutto un heavy senza troppi fronzoli con una bella dose di originalità in particolare nel look, non proprio nei canoni glam/hair e per certi versi improponibile (ma se ci concentriamo sulle loro note questo a noi al momento interessa poco).
Questo loro nuovo lavoro colpisce subito per la decisione con cui è realizzato: nessuna sbavatura, sonorità tipicamente di stampo tradizionale e anche la voce di (Jo)Hannes Braun non sembra proprio da sbarbatello.
Primo ascolto, dopo qualche secondo… aspettate, ma cos’è sta roba
bunga bunga ? Ebbene sì, anche il fronte metal non ha saputo resistere! Non aggiungo altro in merito, non è questa la sede adatta, posso dire che nel complesso la prima traccia,
Money Sex & Power, fa già la sua figura.
Di ottimo livello pezzi come
I Will Be King (eccovi il
video ufficiale )
Sex is War e
She’s a Killer, le migliori dell’album per l’elaborazione degli assolo e in generale l’ottima prestazione delle chitarre.
Da citare anche
Club 27, un tributo ai grandi della musica con il chiaro riferimento all’età che ha visto uscire dalle scene (per entrare nella storia) nomi del rango di
Jim, Janis, Kurt e
Jimi. E da questo si capisce dove vogliano arrivare, ma qui hanno sbagliato soggetto:
we? ma non state peccando di arroganza? Ne dovete fare di strada ancora.
In chiusura troviamo
Six Feet Under un blues lento in versione acustica, un’ulteriore chicca molto gradita.
Quanto a
Dinosaurs Are Still Alive e
Sleaze Deluxe starebbero bene come sigla di qualche cartoon degli ultimi anni (ricordo già con nostalgia quando ad aprirli una volta erano dei veri pezzi da orchestra…), non aggiungono né tolgono nulla all’album.
Money, Sex & Power ha tutti i requisiti per portarli alla ribalta in particolar modo per la facilità di ascolto e un range di riferimento molto esteso. Di primo impatto suona ottimamente, dopo qualche ascolto perde però qualche punto; molto probabilmente hanno puntato sulla realizzazione di hit che girino bene in radio e credo proprio che in questo non avranno molti problemi, almeno in patria. In definita una riconferma, dopo il buon risultato di
Addicted to Metal , che merita un ritaglio nella vostra playlist.
Altezzosi come pochi ma validi, promettono -ancora una volta- bene!
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