L'unione tra il francese Hemmer ed il tedesco Friedrick aveva già dato buoni frutti nel precedente "The Sky's the Limit", ora Hemmer si assume anche il ruolo di singer ed il gruppo si ripresenta più heavy e ruvido che mai, con un sempre ricorrente tocco melodico tipico ed esclusivo dell'"Horizon sound", con grandi riffs, superbe armonie vocali, passaggi acustici, ritmica sempre molto presente, una sorta di Europe più cattivi (e la somiglianza tra la voce di Hemmer e Tempest aiuta in questo confronto). Si parte alla grande con l'high-speed melodico di "Burning Hunger" alle tastiere molto presenti di "Always a Stranger" alla ballad orecchiabile "When the Night Falls" (che ricorda un po' "Save Our Love" di Malmsteen), all'hard più classico di "Brainwashed" (ma anche qui la melodia è sempre presente), atmosfere molto Europe in "Hell or High Water" e grandi cori, non manca la strumentale ("The Black Mark") rabbiosa e molto anni '80. "Mercy" è invece un riuscito mix tra melodic rock e Black Sabbath (Tony Martin) sound, ancora melodia e hard rock con "Backstabber" con relativo refrain che ti entra subito in testa, nella finale "S&M" ancora ritmiche sabbathiane melodiche. Non è il solito disco di melodic rock, ci sono un bel po' di idee nuove e in più la produzione tende a rendere il suono molto grezzo e ruvido, e questo va a favore degli Horizon. Aggiungete la prova vocale di Hemmer ed avrete un prodotto di sicuro interesse che non riuscirete ad abbandonare dopo solo un ascolto.
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