Uff… ecco il classico dischetto perfetto, pulito, ben suonato ed altrettanto ben arrangiato, che però, a differenza di altre uscite di questo periodo (leggi Entwine) non trasmette la giusta emozione e non graffia potrebbe. Le 11 tracce che compongono ‘Beautiful Awakening’ ripercorrono esattamente quello che ci si aspetta da una band Rock Pop di estrazione scandinava, dai vari refrain ultra catchy, dalle melodie facili facili e dal songwriting leggero, anche se, devo ammeterlo, le influenze californiane e quelle post Grunge sono piuttosto evidenti. Certo, l’ottima produzione aiuta non poco il four pieces, ma nel globale traspare la fiacchezza e la pochezza di fondo del lavoro. Anche se personalmente vedo i Primesth come band di seconda fascia, questo dischetto è comunque destinato a vendere non poco, anche perché, ripeto, estremamente facile da ascoltare e da digerire. Anche troppo. Per rimanere in tema, molto meglio i Foo Fighters o gli HIM, a seconda se volete spostarvi a destra o a sinistra di Stoccolma.
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