La leggenda riportata sulla biografia presente nel sito della
Diablo Swing Orchestra ci racconta di un orchestra con lo stesso nome che a Stoccolma nel 1500, suonava una musica così seducente e divina da conquistare gente di qualsiasi classe sociale.
La dittatura della casa reale e l’arroganza della potente Chiesa fecero aumentare lo scontento nel popolo che, trovava nella musica dell’ensamble una forma di protesta e di ribellione. Con la scusa dell’uso del tritono proibito e definita la loro musica come un insulto a Cristo in persona, i musicisti furono messi al bando e costretti a vivere da fuorilegge aiutati dal popolo per mangiare e dormire. Stanchi di vivere da fuggitivi decisero di porre fine al gruppo. Ognuno di loro scrisse una lettera per i familiari da passare di generazione in generazione ed organizzarono un ultimo concerto dove furono catturati e da li e breve condannati a morte per impiccagione.
Nel 2003 due discendenti dei componenti della banda, parlando di musica scoprirono che entrambi avevano la lettera di un antenato dove si chiedeva di riunire l’orchestra.
Non avendo gli spartiti originali delle musiche suonate dai loro predecessori bruciati dalla chiesa, decisero di non dare al gruppo una specifica direzione musicale.
Leggenda o verità, si capisce bene però la specificità della musica della
Diablo Swing Orchestra. Due chitarre, basso, batteria, tromba, trombone, violoncello e una soprano alla voce sono la forza di questo gruppo, dove le influenze musicali non conoscono barriere. Rispetto alle due uscite precedenti la proposta del nuovo
Pandora's Pinata non varia molto, nel senso che dentro c’è tutto. Ma proprio tutto. Classica, metal, swing, atmosfere caraibiche, sperimentazione a tutto campo. Per un album ancora una volta irresistibile. Si parte con lo swing metal di
Voodoo Mon Amour, passando per i ritmi caraibici di
Guerilla Laments, dai sapori arabeggianti di Ma
ss rapture, dal tema da operetta di
Aurora, al funky di
Honey Trap Aftermath chiudendo con la dolce
Justice For Saint Mary.Sulla bravura e la preparazione dei musicisti non si discute e se per i primi due dischi si poteva parlare di sorpresa questo nuovo
Pandora's Pinata è giusto la conferma della bontà della proposta dei
Diablo Swing Orchestra.
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