Dopo “Deathstar Rising”, uscito nel 2011, ecco il quinto album per i finlandesi
Before the Dawn, figli di quel melodic death metal scandinavo che conta in gruppi come Amorphis e Dark Tranquillity i suoi capisaldi. Da loro la band prende a piene mani: la struttura delle composizioni, dove la furia si fonde a cascate di melodia; il riffing di chitarra articolato; il growl profondo e gelido come i suoni e le atmosfere, che portano con sè tutto il senso dell'inverno che circonda quelle terre.
“Rise of the Phoenix” è il primo lavoro della band senza Lars Eikind al basso e ai clean vocals e Atte Palokangas alla batteria, entrambi defezionari alla fine di Giugno dell'anno scorso e, forse per la mancanza di Eikind, dà l'impressione di aver accentuato il lato brutal, incupendo l'elemento melodico.
"Exordium", appunto intro dell'album, presenta un interessante tema western alla Morricone, basato su arpeggio di chitarra e tastiera, quasi a voler indicare che la guerra ha inizio. “Pitch Black Universe”, si contraddistingue per il riffing articolato, che ben si amalgama con le parti soliste ed i synth di sottofondo, donando un certo movimento ed un'atmosfera malinconica e dilatata. "Phoenix Rising", primo singolo estratto, inizia con la sezione ritmica accellerata da potenti blast beats, per poi rallentare in tempi più compositi, e sfocia in un refrain di musica celtica, che sembra preso da "Elegy" degli Amorphis. "Cross to Bear" è un pezzo in perfeto stile Amorphis. "Throne of Ice" inizia con un duetto fra
l'arpeggio della chitarra acustica e le note della solista, per poi incedere in maniera maestosa con i blast beats della batteria, su cui si innesta la chitarra solista, che cesella richiami celtici e riffs melodici e disperati. E come non innamorarsi di "Perfect Storm"? Si chiude con un altro bel pezzo, "Closure", appunto, che sembra lasciarci in sospeso.
Quale sarà il finale o il proseguimento di questa battaglia personale? Nonostante le influenze innegabili, i Before the Dawn hanno personalità, grazie a indubbie capacità compositive, a un innato senso melodico ed al particolare mood che imprimono alla propria musica. Bellissima la copertina del cd. Una delle mie uscite preferite di quest'anno!
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