I Crystalium meritano una menzione particolare solamente per essere riusciti ad inventare un nuovo contesto in cui utilizzare gli strumenti espressivi del black metal old style senza risultare stucchevoli o fuori luogo. Se le tematiche dittatoriali e guerrafondaie che partono dall'artwork fino a giungere ai testi potrebbero farci pensare ai Marduk del fortunato "Panzer Division Marduk", musicalmente siamo lontani da quel tipo di brutal black che ha reso tanto famosi gli svedesi. I tempi sono sì generalmente velocissimi, ma il senso della melodia rimane sempre coerente e non finisce perduto nell'arco dei cinquanta minuti di durata. La ricerca minimalista dei Darkthrone (con un riff pericolosamente simile a "Transylvanian Hunger"... esperimento pericoloso), gli inserimenti di tastiera degli Emperor, l'epicità marziale dei Taake sono rivisitati in una chiave moderna, senza snaturarne il significato. Gli otto brani proposti in "Diktat Omega" sono tutti meritevoli di lode, quando non si perdono in marcette trionfali troppo insistite o nell'auto-citazione... ma per il resto i Crystalium confermano quanto di buono ci sia attualmente nella scena francese (oltre agli Anorexia Nervosa, ovviamente). Nonostante i tempi siano sempre furiosi, c'è un che di ragionato ed intelligente nella loro musica... probabilmente è la stessa efferata spietatezza che dimostrano anche nella loro presentazione. "Diktat omegA" è un lavoro che rende dignità ai classici del genere del black metal, ridisegnandoli in una veste moderna senza per nulla snaturarli. E poichè in pochi finora ci sono riusciti... direi che è già un buon risultato, no?
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