Copertina 8

Info

Anno di uscita:2012
Durata:59 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. FORGING
  2. ARCHITECT OF FORTUNE
  3. NAMASTE
  4. GAME OF LIFE
  5. REACH WITHIN
  6. I AM
  7. USED
  8. THE ONE
  9. BURN AFTER READING
  10. LAST GOODBYE

Line up

  • Michael Eriksen: Vocals
  • Lasse Finbråten: Keyboards
  • Mats Haugen: Guitars
  • Truls Haugen: Drums
  • Glen Cato Møllen: Bass

Voto medio utenti

Terzo album molto impegnativo, quello dei Circus Maximus. A ben 5 anni dal precedente “Isolate”, i norvegesi capitanati come sempre dall’ugola d’oro Michael Eriksen sfornano un platter intricato, bello e drammatico, la cui fruibilità si schiude dopo ripetuti ascolti, tanto complesse sono le strutture che sottendono ogni traccia di questo “Nine”. L’introduttiva “Forging” ci conduce per mano verso “Architect of Fortune”, brano di dieci minuti e mezzo che da solo racconta l’intero album: la band, infatti, ha preferito fare una scelta votata alla qualità, rendendo i brani delle matrioske sonore, in cui ogni ascolto rivela un livello più profondo e, se volete, più drammatico, visto che la tavolozza sonora dell’intero album vira sui toni cupi. La perizia tecnica dei Circus Maximus riceve qui il suggello definitivo, ma è una perizia messa al servizio dell’ascoltatore, in cui ogni (fenomenale) musicista si prodiga per dare AL PEZZO, e non al proprio Ego, tutto ciò che riesce a spremere dallo strumento. Complice una fase creativa molto buona, i brani forniscono un’altalena emotiva impressionante, passando dalla ‘facile’ “Namaste” a brani di una drammaticità esasperata, come la hard rockeggiante “Reach Within”, la strepitosa “Burn After Reading” (in cui potete leggere tutto l’amore dei CM per il prog, dai Genesis ai Dream Theater), fino ad arrivare alla conclusiva “Last Goodbye”, a mio avviso il vero capolavoro del cd. Altri dieci minuti di tensione sonora portata al suo apice, con una prova maiuscola di una band che adesso si conosce, sa il valore dei propri uomini e della propria Arte, e che riesce ad incastonare momenti strumentali da brivido su una narrazione interessante e coinvolgente, ad opera della sempre più bella (e mai sbandierata) voce di Michael.

Nine” è un album maturo, di non facile presa e pieno zeppo di sottolivelli, per cui consiglio a tutti coloro tra voi che volessero avvicinarvisi, di farlo con pazienza, orecchie ‘aperte’ e tempo a disposizione. Questo disco merita, merita da morire.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
Per me è un capolavoro!

Melodia, freschezza e tecnica che non sfocia mai in un puro esercizio tecnico. La musica deve emozionare e quest'album ci riesce alla grande, saluti.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 giu 2012 alle 09:52

Appena finito di ascoltare... FANTASTICO!! Non fosse uscito l'album degli Headspace da poco questo sarebbe probabilmente il mio top album 2012 almeno fino a questo punto. Ma sono solo al primo ascolto, e mi sembra, come dice Sbranf, un album che cresce di ascolto in ascolto... ma già così mi fa godere!!! L'ultimo mese è stato un bel periodo, finalmente, per il prog metal. Dal vivo non so, ma sicuramente su disco i Circus, specie a livello di song writing, sono su un altro pianeta rispetto ai Pagan minds, ma si sa, i gusti son gusti!!

Inserito il 06 giu 2012 alle 12:10

Questo album non mi entusiasma. Secondo me i Pagan's Mind visti dal vivo a Milano questanno di supporto ai Symphony X hanno una marcia in più.

Inserito il 03 giu 2012 alle 19:52

Album molto maturo, 'Last Goodbye' come dice lo 'Sbranf' é un vero capolavoro di classe.... Quando la musica diventa arte ( in questo caso Progpower ) ascolta CM e si va sul sicuro! Un 9 per me

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