Il secondo album degli
Heaven Rain mi ha fatto il classico scherzetto “
fa schifo”, “
è bello”, “
no fa schifo”, “
no dai carino”, “
bah”… ecc. ecc.
Alla fin fine, devo ammettere che l’insolita mistura di power metal, tastierone ottantiane, voce femminile ma più bassa della mia quando mi alzo la mattina, filamenti hard rock e AOR in mezzo a cotanto metallo, abbia un suo perché.
D’altronde gli Heaven Rain sono bosniaci, e hanno alle spalle quasi il vuoto dal punto di vista dei riferimenti in campo power. Per cui, pensate che figata, qualsiasi cosa facciano saranno dei capostipiti in patria!
Ok, torniamo seri. “
Second Sun” è un album che si fregia di una bella produzione, che tira fuori molto bene i suoni, soprattutto della batteria, là dove il drummer
Nebojša Lakić svolge il suo compito con perizia, a sorreggere delle songs che si alternano tra momenti più robusti (“
Heaven Rain”, “
Second Sun”, “
Face of Misery” tra le altre) e canzoni più morbide e melodiche (“
Nowhere”, “
At the End of Time”), per poi concludersi con “
Vejte Snegovi”, cover in chiave metal di un famosissimo (!!!) brano anni ’80 della pop band jugoslava Zana (di cui, ovviamente, possiedo l’intera discografia).
Conclusioni: se riuscite a farvi piacere la voce di
Miona Graorac almeno la metà di quanto (porcelloni) vi piacciono le sue curve, “Second Sun” è un album carino, che si ascolta con piacere. Se cercate invece la novità esaltante, mi sa che abbiamo sbagliato cd.
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