Prendi tre giovani musicisti di Washington, con alle spalle già delle esperienze in bands emergenti. Metti che sti tre si incontrino una sera, con l’obiettivo dichiarato di imparare a suonare “
Heart of the Sunrise” degli Yes. Metti infine che, per le troppe birre, invece degli Yes venga fuori un pastone sonoro delirante, a cavallo tra il punk, i Sabbath ed il “neoprog” tanto di moda adesso, alla Mastodon per capirci.
Ecco, questo è ciò che troverete dentro “
Brass Tactics” dei
Dog Shredder. Pur avendovi fornito qualche coordinata sonora, la proposta musicale dei DS sfugge a qualsiasi catalogazione, come ad esempio nella track “
Battle 07”, dove una serie di campionamenti si uniscono cacofonicamente con un hammond ed una base di noise, salvo poi tirar fuori i muscoli in brevi sprazzi di folle lucidità.
Tre pezzi sono pochi per giudicare una band, ma di certo questa follia in musica è qualcosa di disturbante, ma morbosamente affascinante. Provate ad ascoltare “
Battle Toads”, e ditemi se non ci sentite tutta la proto-heavy degli anni 70… Perdetevi nei primi, deliranti, assalti strumentali di “
Battle Snake”, e capirete da dove i tre ragazzotti americani traggono la linfa. Citando e parafrasando il collega Gino, i Dog Shredder potrebbero essere l’avanguardia di un movimento che prende sempre più piede, per cui dobbiamo prepararci… "
Dedicato a tutti coloro i quali, compreso il sottoscritto, subiscono la fascinazione della sperimentazione e flirtano col proprio lato prog. Lasciatevi sommergere da questa folle e imprevedibile marea."
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