E’ davvero interessante vedere che certe sane abitudini non muoiono mai e nonostante le molteplici innovazioni che intasano la redazione, ci si imbatte ancora in qualcosa di piacevolmente vintage.
I Royal Thunder si (ri)presentano con CVI –106 nei numeri romani- un album che riprende molto le sonorità rock anni ’70 che richiama molto il modo di intendere la musica tipico delle loro parti (sono originari di Atlanta) come ci suggerisce “South of Somewhere”. Un rock spesso lento e rilassato/rilassante nella prima parte che aumenta il suo ritmo per poi tornare nuovamente alla base, dal sound tipicamente blues e lievemente alternative; estremamente atmosferico e descrittivo, riesce a trasmettere all’ascoltatore anche le immagini di queste terre. Un disco ma anche una cartolina!
Mlny può contare su una voce molto incisiva e perfettamente calzante con la struttura musicale, regalandoci un’interpretazione appassionata e coinvolta.
I brani sono quasi tutti piuttosto lunghi, molti caratterizzati da infiniti incipit strumentali che potrebbero fare benissimo da pezzi a se, e inizialmente sembra che l’intervento di Mlny sia leggermente tardivo per poi legarsi a pieno con la loro struttura come nel caso della suadente “Blue”. Più moderna e meno contestualizzata ma comunque di qualità “Whispering World”, mentre dando un’occhiata alla line-up “Parsonz Curse” mi da l’impressione che abbia qualcosa di auto-biografico.
Forse c’è da sistemare alcune cose come in primo luogo alcuni aspetti ripetitivi che appesantiscono l’album, ma per il momento penso possa andar bene così.
CVI ci viene proposto come il debut album della band ma in passato ci eravamo già imbattuti nell’EP Royal Thunder prodotto sempre sotto il marchio Relapse, nel quale avevano già incontrato “Sleeping Witch”.

Potete ascoltare l’album in streaming su Alternative Press.com oppure su exclaim.ca
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