Dark Quarterer - Under the Spell – Live at Concordi Theatre

Copertina SV

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2012
Durata:135 min.
Etichetta:My Graveyard Productions
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INTRO
  2. WANDERING IN THE DARK
  3. IDES OF MARCH
  4. PYRAMIDS OF SKULLS
  5. THE BLIND CHURCH
  6. SHADOWS OF THE NIGHT
  7. CRAZY WHITE RACE
  8. DARK QUARTERER
  9. COLOSSUS OF ARGIL
  10. DRUM SOLO
  11. RETRIBUTIONER
  12. LADY SCOLOPENDRA
  13. DEEP WAKE
  14. LAST SONG

Line up

  • Gianni Nepi: vocals, bass
  • Paolo Ninci: drums
  • Francesco Sozzi: guitars
  • Francesco Longhi: keyboards

Voto medio utenti

Il mondo “reale” è sempre più impaziente, angosciante e convulso, e anche quello della musica finisce per rincorrerlo, in un continuo susseguirsi di new sensations, ritorni più o meno eccellenti, pubblicazioni inedite e ristampe discografiche, all’interno di un frullatore in cui è arduo raccapezzarsi e stabilire le necessarie priorità.
Ecco che questa, più che una vera recensione, diventa una sorta di reminder, per evitare che le “cose” veramente importanti finiscano per essere trascurate … dei favolosi Dark Quarterer, infatti, vi ho già riferito in qualche altra occasione, così come qualche tempo fa ho cercato di trasmettervi la magnificenza del loro DVD “Under the spell – Live at Concordi Theatre” (e qualora vogliate recuperare quelle parole, potete farlo qua).
Oggi che è disponibile la versione esclusivamente audio (in doppio Cd, con un booklet rinnovato contenente pure i testi) di quell’imperdibile dischetto versatile non mi resta che confermare la straordinarietà del prodotto, degno di essere parte integrante della vostra collezione anche privo delle (molto suggestive ed emozionanti …) immagini, indirizzandone l’acquisto verso chi non ama i video musicali (o non ha il tempo da dedicarci … in questo caso, però, bisognerebbe proprio trovarlo …) e verso i benemeriti completisti dei maestri di Piombino.
Se poi, per caso, vi fosse “sfuggita” la colossale statura artistica dei Dark Quarterer, potete iniziare il percorso di “redenzione” anche da qui … sono certo che non potrete più farne a meno e vi unirete al sottoscritto e ai loro fedeli estimatori nella trepidante attesa che un nuovo monolite di sublime, immaginifico e pe(n)sante metallo toscano svetti ancora una volta vittorioso su tanta futile frenesia.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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