Marco Massari è un cantautore e chitarrista che ama esprimersi attraverso le emozioni, lo faceva con i Goldah e continua a farlo con questo nuovo progetto denominato
Holygold.
E proprio come ogni forma di sentimento intenso, la musica di “Wounded memories”, di rado è “perfetta”, si manifesta spesso in maniera slabbrata e irrisolta, riuscendo comunque quasi sempre a colpire l’astante nel profondo, anche quando la voce sembra “spezzarsi” e le melodie appaiono leggermente inconcludenti o quantomeno abbastanza “semplici” e ordinarie.
Ecco che in questi cinquantacinque minuti di note fascinosamente
incompiute c’è di più di quello che un’analisi “scientifica” potrebbe rivelare, ci sono la fragilità e la forza, l’insoddisfazione e le difficoltà del cuore, il ricordo e il rimpianto, tutta roba capace di scatenare quella reazione emotiva così imprevedibile e inaspettata.
Plausibili suggestioni comparative? Parecchie e tutte piuttosto ben metabolizzate … dai Nirvana ai Springsteen, da Buckley ai Radiohead, dai REM ai Buffseeds, dai Katatonia ai Puressence, gli Holygold affascinano innanzi tutto per l’inquietudine vibrante di “Bleeding young angel “ e "Slave of your love tonight “, per le atmosfere rilassate e “rurali” di “Don't call me happy”, per la sensibilità di “Before the night is over” e della ballata vagamente Floyd-
iana "Proud to be your man”, e ancora per l’ardore di “Hearts of gold” e della bella “Scars” (del brano esiste altresì una trasposizione in italiano ad opera di Marco ‘Maz’ Mazzesi dal titolo “Ombre di me”), mentre altrove sarà un po’ più difficile reperire i debiti stimoli sensoriali, celati all’interno di costruzioni armoniche meno efficaci e di un cantato fin troppo, come dire, “istintivo".
Gli Holygold non sono, dunque, il classico
gruppo da “tutto e subito” e “Wounded memories” è in questo senso da valutare come un passaggio formativo ineludibile nella prospettiva del loro compimento artistico … lasciamoli “crescere”, sostenendoli come meritano tutti quelli che, pur nella sfocatura dell’immagine sonora attuale, possiedono già una dote rara … la capacità di emozionare, una caratteristica impossibile da associare ad uno sforzo intellettuale e da considerare come parte integrante di un corredo genetico che è necessario preservare.
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