Terzo ascolto e, se mi dovessi azzardare a tentarne un quarto, rischiereste di trovarvi a non potermi più leggere, causa suicidio. Questo cd va maneggiato con attenzione e mai nei giorni di pioggia. Ma non è un complimento. Al primo mi sono detta "cos'è questo schifo?"; allora, da scrupolosa scribacchina quale sono, ho ritenuto doveroso un secondo tentativo. Nella tristezza generale mi è parso di cogliere qualcosa da salvare. "Stringi i denti e togli qualsiasi oggetto potenzialmente dannoso vicino a te", ho pensato di nuovo, e via con il terzo ascolto. Ma ora basta: il salvabile verrà menzionato, per il resto questo cd non è nemmeno un aver toccato il fondo... è un continuare a scavarlo.
Lo dico con sincerità: per me i capolavori dei
Katatonia sono
Dance of December Souls e
Brave Murder Day, due soli dischi, addirittura del 1993 il primo e del 1996 il secondo, ma di importanza capitale sia per il black metal atmosferico che per lo sviluppo del gothic metal. Più i vari ep usciti fra il '92 ed il '97. Poi è arrivato
Discouraged Ones nel 1998 e mi è sembrato che la passione di Blakkheim per i Paradise Lost lo avesse portato a prendere la piega del Depeche Mode style, come stavano
facendo loro. Non l'ho trovato un granchè (non passi dal black/gothic metal alla elettro wave in cinque minuti, se non hai almeno il background di ascolti alle spalle, e non puoi pretendere di far bene come i Depeche Mode, che hanno suonato sempre quello fin dall'inizio) ma ancora riconoscevo lo spirito della band e alcuni spunti interessanti. Da
Tonight's Decision del 1999 in poi è stata la debacle, nonostante di
Viva Emptiness e
The Great Cold Distance avessi almeno apprezzato le chitarre potenti. I Katatonia hanno semplicemente deciso che, come mi hanno detto apertamente nell'intervista, è meglio vivere con la musica che doversi trovare un lavoro normale. Quindi hanno imboccato la strada del post rock/rock wave: Depeche Mode, Bush... Qualcuno la chiamerebbe musica intimista, in realtà sembra trascinarsi, spenta, ripetitiva... lamentosa. Ecco, anche la voce di Jonas Renkse è diventata una lagna insopportabile. Nello specifico, i primi tre brani:
The Parting,
The One You Are Looking For Is Not Here e
Hypone sono carini, perchè copiano sfacciatamente gli Anathema di
A Natural Disaster o
Alternative 4;
First Prayer e
Dead Letters sono dei cloni dei Bush (addirittura ricorre la parola "chemical", che faceva parte del titolo di un pezzo di
Sixteen Stones). Il resto è brutto e palloso. Non contesto il genere scelto ma la qualità completamente assente. Vogliamo fare il paragone con i sopracitati Anathema ed i risultati ben diversi che hanno ottenuto? Per vendere, venderà pure ma ad un vicolo cieco i Katatonia ci sono ormai da troppo. E visto che i loro eroi Paradise Lost hanno deciso di recuperare le proprie radici metal, perchè non prendono spunto anche in questa occasione? Ora mi andrò ad ascoltare i Jem Boy, ho bisogno di farmi passare la depressione che questo cd mi ha messo.