Copertina 4

Info

Anno di uscita:2012
Durata:49 min.
Etichetta:Peaceville

Tracklist

  1. THE PARTING
  2. THE ONE YOU ARE LOOKING FOR IS NOT HERE
  3. HYPNONE
  4. THE RACING HEARTS
  5. BUILDINGS
  6. LEECH
  7. AMBITIONS
  8. UNDO YOU
  9. LETHEAN
  10. FIRST PRAYERS
  11. DEAD LETTERS

Line up

  • Anders "Blakkheim" Nyström: Guitar, Programming, Vocals (backing)
  • Daniel Liljekvist: Drums, Percussion
  • Jonas Renkse: Vocals (lead)
  • Per Eriksson: Guitar
  • Niklas Sandin: Bass

Voto medio utenti

Terzo ascolto e, se mi dovessi azzardare a tentarne un quarto, rischiereste di trovarvi a non potermi più leggere, causa suicidio. Questo cd va maneggiato con attenzione e mai nei giorni di pioggia. Ma non è un complimento. Al primo mi sono detta "cos'è questo schifo?"; allora, da scrupolosa scribacchina quale sono, ho ritenuto doveroso un secondo tentativo. Nella tristezza generale mi è parso di cogliere qualcosa da salvare. "Stringi i denti e togli qualsiasi oggetto potenzialmente dannoso vicino a te", ho pensato di nuovo, e via con il terzo ascolto. Ma ora basta: il salvabile verrà menzionato, per il resto questo cd non è nemmeno un aver toccato il fondo... è un continuare a scavarlo.
Lo dico con sincerità: per me i capolavori dei Katatonia sono Dance of December Souls e Brave Murder Day, due soli dischi, addirittura del 1993 il primo e del 1996 il secondo, ma di importanza capitale sia per il black metal atmosferico che per lo sviluppo del gothic metal. Più i vari ep usciti fra il '92 ed il '97. Poi è arrivato Discouraged Ones nel 1998 e mi è sembrato che la passione di Blakkheim per i Paradise Lost lo avesse portato a prendere la piega del Depeche Mode style, come stavano
facendo loro. Non l'ho trovato un granchè (non passi dal black/gothic metal alla elettro wave in cinque minuti, se non hai almeno il background di ascolti alle spalle, e non puoi pretendere di far bene come i Depeche Mode, che hanno suonato sempre quello fin dall'inizio) ma ancora riconoscevo lo spirito della band e alcuni spunti interessanti. Da Tonight's Decision del 1999 in poi è stata la debacle, nonostante di Viva Emptiness e The Great Cold Distance avessi almeno apprezzato le chitarre potenti. I Katatonia hanno semplicemente deciso che, come mi hanno detto apertamente nell'intervista, è meglio vivere con la musica che doversi trovare un lavoro normale. Quindi hanno imboccato la strada del post rock/rock wave: Depeche Mode, Bush... Qualcuno la chiamerebbe musica intimista, in realtà sembra trascinarsi, spenta, ripetitiva... lamentosa. Ecco, anche la voce di Jonas Renkse è diventata una lagna insopportabile. Nello specifico, i primi tre brani: The Parting, The One You Are Looking For Is Not Here e Hypone sono carini, perchè copiano sfacciatamente gli Anathema di A Natural Disaster o Alternative 4; First Prayer e Dead Letters sono dei cloni dei Bush (addirittura ricorre la parola "chemical", che faceva parte del titolo di un pezzo di Sixteen Stones). Il resto è brutto e palloso. Non contesto il genere scelto ma la qualità completamente assente. Vogliamo fare il paragone con i sopracitati Anathema ed i risultati ben diversi che hanno ottenuto? Per vendere, venderà pure ma ad un vicolo cieco i Katatonia ci sono ormai da troppo. E visto che i loro eroi Paradise Lost hanno deciso di recuperare le proprie radici metal, perchè non prendono spunto anche in questa occasione? Ora mi andrò ad ascoltare i Jem Boy, ho bisogno di farmi passare la depressione che questo cd mi ha messo.
Recensione a cura di Laura Archini
dead end kings (maneggiare con cautela )

premetto il ghotic metal è il mio genere preferito( nonstante sia un novelilno) e questo disco secondo me dopo vari ascolti è un buon disco certo non per chi vuole sfogarsi e basta o per chi soffre di depressione, sentirlo tutto di botto può sembrare un pò pesante ma ti cala in un atmosfera particolare, curato nei minimi dettagli e un suono stepitoso anche se sempre in maniera diversa ripetuto per tutte le tracce del disco, unica pecca poco originale e un pò troppo pesantuccio

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 set 2012 alle 16:59

Amo i katatonia da sempre..ho seguito la loro evoluzione musicale. Una ricerca dei suoni, un gusto e arrangiamenti che non sono così frequenti. Chi suona sa.. Poi se la musica l' ascolti con la pancia è ovvio che si va sul soggettivo. Alcune sonorità possono solleticare alcune emozioni ed altre no. Molto meglio del precedente secondo me.

Inserito il 31 ago 2012 alle 17:20

...il disco cresce con gli ascolti. Nessuno si aspetti un disco Metal o qualcosa tipo Paradise Lost oppure Anathema: siamo in ambiti molto distanti. straquoto! Sono "catalogati" nello stesso genere ma parliamo di entità ben distinte e lontane tra loro...i paragoni come spesso accade sono inutili!

Inserito il 31 ago 2012 alle 11:50

Non ho ancora ascoltato il disco, ma la recensione di Beppe mi è piaciuta moltissimo e mi ha fatto venire una gran voglia di ascoltarlo! Non mi resta che DIMENTICARE tutto quello che ho letto, ascoltare il cd e poi tornare a rileggere e confrontare con il mio parere!!! E grazie allo staff per aver inserito la finestra "Top Album" in Homepage, mi ha fatto scoprire molti gruppi interessanti!!! Grazie dei complimenti. Aggiungo che, almeno per me, il disco cresce con gli ascolti. Nessuno si aspetti un disco Metal o qualcosa tipo Paradise Lost oppure Anathema: siamo in ambiti molto distanti.

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