A 4 anni di distanza dal più che valido debutto “
Ain”, fanno rientro sulle scene i fiorentini
Rexor dopo una pausa forzata in cui il coinvolgimento in una non ben precisata inchiesta giudiziaria e l’abbandono di ben 3/5 della formazione, ne hanno rallentato l’attività. Si presentano ora con questo ep dal titolo “
Nox Obsura Sortis”, composto da due tracce inedite, un vecchio brano ri-registrato e la cover del classico “
Equimanthorn” degli immortali
Bathory, per un totale di 4 brani di ferale e spietato
Black Metal.
Dopo una rumorosa introduzione ambient di oltre 3 minuti, ha inizio il brano di apertura “
Versus Daemonium” e da subito si capisce con cosa si ha a che fare. Gli ingredienti non sono cambiati rispetto al passato: chitarre taglienti, tempi ultra veloci spezzati da brevi rallentamenti e uno screaming convincente e maligno al punto giusto, sono alla base del sound della band. L’ispirazione massima era e resta la matrice nordica del
Nero Verbo, specialmente
Mayhem e
Marduk, oltre ai primissimi
Bathory, che rappresentano uno sguardo al passato fino alle origini del genere. L’oscurissimo black metal della band fiorentina, per quanto non proponga nulla di nuovo, risulta essere assolutamente di alto livello e nonostante le soluzioni adottate non facciano gridare al miracolo per innovazione e originalità (caratteristiche che non credo rientrino negli intenti dei
Rexor), i brani non annoiano e non provocano nessun attacco di sonnolenza. C’è talmente tanta cattiveria e ferocia nelle tracce di questo ep da far passare tutto il resto in secondo piano. Anche il tributo ai
Bathory è riuscito appieno, con una cover di “
Equimanthorn” ben fatta e fedelissima all’originale.
Disco consigliatissimo ai fan della band e a tutti gli irriducibili Blackster presenti sul globo.
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