Solito "brutal black metal". Solita copertina inneggiante alla guerra. Solito artwork comprendente carrarmati, cannoni, aerei, navi corazzate, bombe et similia. Soliti testi a metà tra l'esaltazione della guerra e il satanismo più becero. Solita musica variante tra la minestrina tenuta in caldo dai Marduk e la noia più totale. Soliti riff, solite accelerazioni, solita batteria a mitraglietta, solita voce stavolta peraltro anche svociata. Vi siete stufati di leggere la parola "solita"? Avete avuto un assaggio di cosa vi aspetta con l'ascolto di "Human Execution": 11 canzoni, ben suonate per carità, ma completamente uguali, senza alcuno spunto che possa farle emergere per consegnarle alla storia del black metal. Una dimostrazione (ostentata) di tale mediocrità, che viene quasi da pensare che i Mor Dagor ci sguazzino dentro, pensando a chi come al solito si accontenterà di poco. Non metto in dubbio che a qualche die-hard fan questa roba possa anche piacere, ma per tutti gli altri il consiglio è di passare oltre con pacata e irremovibile indifferenza.
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