"Home at Last" ha l'incarico di preparare il terreno per il nuovo album dei Grave Digger, "Clash of the Gods" in uscita a fine Agosto, e come ci si poteva aspettare ci propone sia delle novità sia uno squarcio nel loro passato.
Infatti, questo MCD si divide equamente tra episodi inediti ed altrettanti classici registrati dal vivo al Wacken Open Air del 2010, e quindi già inclusi nel Live Album "The Clans are still Marching", sui quali si può pertanto tranquillamente sorvolare.

Delle tre composizioni nuove, solo una (l'opener) troverà posto sul prossimo full lenght, che dovrebbe essere un concept storico e mitologico, ispirato dall'Odissea, un contesto che sempre si è ben adattato alle corde dei Grave Digger, anche se ascoltando la cadenzata e catchy "Home at Last", più che agli autori di "Tunes Of War", sembra quasi (e sopratutto nei cori) di trovarsi di fronte ai Sabaton. La stessa "Rage of the Savage Beast" che segue in scaletta, pur mostrando qualche attinenza in più con i vecchi Grave Digger, sia nel refrain sia nel break corale finisce con l'aprirsi a sonorità più melodiche del solito. Un approccio dall'animo fortemente Hard Rock che ritroviamo anche in occasione dell'anthemica "Metal Will Never Die".

Che dire... nessuna stroncatura, ma non ho certo ritrovato i Grave Digger che mi aspettavo.
Toccherà all'imminente "Clash of the Gods" fugare le mie perplessità?

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...