Tra i maggiori fenomeni da esportazione provenienti dal Canada, troviamo questi favolosi
Triumph, probabilmente assieme ai Rush i più importanti.
Si formano a Toronto a partire dal 1974 con l'omonimo esordio in cui esibivano un hard rock che sarà perfezionato già a partire dal secondo
Rock n Roll Machine, mentre il terzo
Just a Game mostra un certo interesse per le intelaiature più complesse a tinte hard blues.
Poi il loro capolavoro, ovvero
Allied Forces, in cui iTriumph cominciano ad immettere anche sintetizzatori ed approcciano un sound maggiormente progressivo.
Altri classici arrivano per merito di
Never Surrender e
Thunder Seventies, prima di chiudere degnamente il miglior periodo della band con il live
Stages, mentre
Sport Of Kings denota un certo calo di tensione con una proposta piuttosto commerciale e spiazzante. Ma il colpo che li riabilita è proprio dietro l'angolo con questo
Surveillance, in cui si mischiano perfettamente un po' tutti gli elementi che hanno caratterizzato la carriera dei canadesi.
Nel 1988 poi
Rik Emmett decide di abbandonare la band ed i Triumph si trovano così a fine corsa, ma ciò che hanno fatto per gli adepti dell'hard & heavy rimane indelebile.
L'album dopo il prologo comincia con
Never Say Never, dalle chitarre dal gusto epico e progressivo, con una decisa intelaiatura hard e la melodia che dipana scenari futuristici, magnifica.
Headed For Nowhere rincara la dose grazie ad un riffing perfetto ed un drumming spaccaossa, accompagnata da una melodia ancora una volta immacolata.
All The King's horses, bucolica, è un breve interludio che serve a preparare
Carry On The Flame che possiede un altro riff regolato ad arte tra toni e volumi hard deluxe, lo sviluppo armonico è un'altra volta vincente.
Let The Light come spiega il titolo è un altro capitolo suggestivo, un mid tempo cromato di luci e colori come solo le mega produzioni eighties sapevano dipanare.
Long Time Gone possiede degli arrangiamenti nuovi di zecca e la band promuove un altro riff portante dalla presa immediata, un pezzo molto vicino ai Rush.
Rock You Down è più mainstream con un refrain quasi glam rock e vicino al metal californiano, mentre
On And On è puro atmospheric power giocata e specchiata come fugaci immagini riflesse sullo spettro di un suono inimitabile.
All Over Again è un atto di magia che farà felici i sostenitori dell'aor, e non contenti bissano con la bellissima
Running In The Night che verrà ripresa dai favolosi
Signal e ribattezzata
Go.
Un vero classico con molta carne al fuoco questo Surveillance che farà felici i sostenitori dell'hard adulto.
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