Arrivati alla quarta release e con una popolarità in patria pari a quella di In Extremo e Subway to Sally, nonché una recente lettera di stima da parte di Richie Blackmore, gli Adaro continuano con successo il genere mistico-celtico-medievale puntando su una sezione ritmica più hard e sulla potenza scatenata dall'arrivo del nuovo drummer, elevandosi al di sopra di una certa brutalità che spesso contraddistingue questo genere, interpretando con maestria la musica medievale in chiave rock, una sorta di "Blackmore's Night" tedeschi, e il paragone salta subito all'orecchio nell'ascoltare il cantato angelico e suadente di Kostanze Kulinsky (che tra l'altro è bravissima anche a suonare la ghironda, strumento che caratterizza anche il sound della "nostrana" folk-rock band occitana Lou Dalfin) che si alterna al frontman Christoph Pelgen, bravo sia nei momenti più hard e trascinanti che in quelli melodici. L'unico difetto che gli amanti di questo genere potranno trovare è l'approccio col cantato tedesco, per il resto ottima produzione e suono, anche se il tutto suona un bel po' di già sentito.
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