Dopo il debut del 2005 e
Follow Yourself del 2009, i russi
Nova Art si riaffacciano sul mercato con un ep di sei pezzi, in cerca di un nuovo contratto. La band si presenta come prog metal ma decide di giovarsi di influenze ultramoderne nu alternative per le parti ritmiche e parzialmente per la voce (vengono in mente i Korn). A ciò si aggiunge qualche spruzzata goth/dark ed un uso ponderato di effettistica elettronica. Troviamo riff molto potenti, registrati col tipico effetto “impastato” del nu metal ed inseriti in pezzi contenenti discreti soli chitarra/tastiera, ma anche un uso accorto dei cori e della voce femminile, e mid tempo con parti anche molto rarefatte. Questo mini cd, come i suoi due predecessori, dà l'idea di essere stato studiato in ogni particolare, forse anche troppo, risultando un pochino patinato ed asettico. Inoltre più di una volta si ha l’impressione di già sentito, essendo i punti di riferimento piuttosto chiari (Opeth, A Perfect Circle). Viene da pensare che una strizzatina d'occhio al mainstream faccia parte proprio della visione musicale dei Nova Art.
Black Harmony si ispira a Marylin Manson nell’intro e poi si sviluppa con un occhio ai Lacuna Coil e un altro a certo rock acido anni ’70 (Doors). Incalzante il modern metal di
No more Pain, mentre
You, the only è più classicamente progressive. La nuova versione di
My beloved Hate segue gli ultimi sviluppi dei Paradise Lost. Orrenda la cover di
Me against the Music di Britney Spears, mentre più interessante è quella di
Pacific degli Zodiac. Le capacità tecniche e compositive sono indubbie. Prodotto piacevole.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?