Dietro il monicker
Murder Construct c'è lo zampino di
Leon del Muerte, ex chitarrista degli
Impaled che ha formato la band nel lontano 2001. Dopo variate vicissitudini, che hanno comportato diversi stravolgimenti di lineup, e con l'ingresso in pianta stabile di alcuni dei musicisti più noti dell'underground estremo tra cui Travis Ryan dei Cattle Decapitation, il gruppo esordisce nel 2010 con l'omonimo EP e a due anni di distanza sforna il suo primo full length, sempre per Relapse Records. Visti i vari trascorsi personali dei vari membri della band, è quantomeno ovvio aspettarsi un prodotto adatto a stimolare gli appetiti degli ascoltatori orientati verso le falangi più intransigenti del metal, e mettendo nel lettore questo
"Results" è pressochè immediato appurare che così effettivamente è: stiamo parlando di un death/grind efferato e senza compromessi, votato all'assalto sonoro senza troppi fronzoli e concessioni melodiche (perlomeno non nel senso classico del termine), ma non per questo monotono o noioso. Pur non lasciando troppo respiro all'ascoltatore, "Results" si distingue per una buona varietà nel songwriting, con del Muerte a spadroneggiare dietro al microfono, lasciando tuttavia qualche spazio, soprattutto come backing vocals, a Ryan. Il disco esaurisce saggiamente la propria furia distruttiva in soli 29 minuti, grazie a una tracklist dominata da brani violenti e mai dilatati, eccezion fatta per la conclusiva "Resultados" che dopo un avvio da Terza Guerra Mondiale muta radicalmente forma, con tempi lenti e cupi, quasi apocalittici prima che un pianoforte accompagni l'ascoltatore al termine del disco.
In definitiva, il debut dei Murder Construct è un buon disco di genere, che non inventa nulla ma che si lascia ascoltare con piacere. Se siete soliti trastullarvi con tale becerume sonoro, accomodatevi.
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