Gli americani
Deadkill propongono un Ep di quattro tracce, della durata complessiva di circa nove minuti. Lavoro spartano, così come il loro stile che rientra nei canoni di un rock dalla evidente contaminazione punk.
I brani sono davvero essenziali, giusto il tempo di formulare un riff di chitarra e sostenerlo con ritmiche asciutte e mai invadenti. La componente “punky” ce la mette il vocalist Bryan Krieger, urlatore incazzato che sul palco ama esibirsi in contorcimenti fisici per la gioia dei fans del gruppo.
Onestamente la band statunitense non sembra tra le più ispirate, anche se la brevità del disco lascia aperto il discorso. Se però i Deadkill non aggiungeranno qualcosa di più fresco e sostanzioso, rischiano seriamente di sparire senza lasciare traccia.
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