Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:31 min.
Etichetta:Crash & Burns Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. DEATH HAS A SENSE OF HUMOR
  3. ROAD TO EXTINCTION
  4. HUMAN HUNTING
  5. I’M TIRED
  6. FACE OF ICE
  7. RAIN OF STONES
  8. THE BEGINNING..
  9. ..OF THEIR DEFEAT
  10. USE MY NAME

Line up

  • Domenico Alfarano: Voice
  • Davide Andreatta: Guitar
  • Andrea Cioffi: Bass
  • Fabrizio Zanardini: Drums

Voto medio utenti

Nati nel 2010 come tribute band dei seminali Pantera, gli italiani Bloody Chain hanno deciso di smettere i panni di meri esecutori delle idee altrui e di dare vita ad una proposta musicale che fosse espressione delle passioni dei ragazzi coinvolti nel progetto.
Da queste premesse nasce "No Tears For The Victims", primo lavoro del gruppo e prima testimonianza della validità di una musica che ha come segno distintivo la violenza.

Sotto la comune bandiera dell'aggressività sono, infatti, mescolate le varie componenti del suono dei nostri, componenti che spaziano dal death metal al thrash, dal nu metal all'hardcore.
Il risultato di questi ingredienti è un album massiccio, carico di groove, pesante come un macigno e devastante come un uragano.
I riff di chitarra, vagamente slayeriani, di Davide Andreatta sono quadrati, precisi e nervosi e conferiscono ai brani, insieme con la valida batteria di Fabrizio Zanardini, un taglio molto moderno e molto eterogeneo, quasi prog diremmo, riuscendo a cogliere, abilmente, gli aspetti migliori delle influenze del gruppo.
Influenze che sono comunque molto evidenti rendendo l'album un po' deficitario sul piano della originalità che, tuttavia, passa in secondo piano quando la bontà dei pezzi è inconfutabile.
"Human Hunting", dal riff che sarebbe piaciuto a Jeff Hanneman, "Road to Extiction", dal sapore Machine Head, sono, infatti, esempi di ottima musica e grande attenzione agli arrangiamenti e ai dettagli che, spesso, distinguono un buon prodotto da uno mediocre.

Ricordandovi che l'album gode di un'ottima produzione, soprattutto per quanto riguarda il suono dei bassi che rendono il tutto molto "pieno", e che alla varietà della musica contribuisce anche il singer con la sua interpretazione che ad un massiccio growl aggiunge vocals pulite di matrice nu, non posso fare altro che consigliarvi di dare una possibilità a "No Tears For The Victims" dato che siamo di fronte ad un album che non ha nulla da invidiare a prodotti stranieri ben più blasonati.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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