Benché copertina ed artwork promettessero grandi cose, riprendendo colori e soggetti di "Alice in Hell", non c'é voluto molto per rendersi conto di come "All for You" sia assolutamente il disco peggiore mai registrato dagli Annihilator, e poco c'entra l'addio di Joe Comeau. Il suo sostituto Dave Padden si rivela, infatti, l'unica sorpresa positiva dell'album, nonostante una timbrica più anonima rispetto ai suoi illustri predecessori.
"All for You" è proprio un disco brutto di suo: canzoni scialbe, banali, dalle melodie semplicemente terribili, che non hanno nulla del genio folle che ha sempre contraddistinto il songwriting di Jeff Waters. E' un lavoro che tenta di fare della varietà il suo punto di forza, e invece ci ritroviamo con un paio di canzoni decenti in un mare di scontatezza, soluzioni radiofoniche, melodie volutamente fuori luogo che però sono quanto di più facile e banale mi sia capitato di sentire negli ultimi tempi. Dalla title-track, decente ma priva di un corposo riffing vincente come da trademark Annihilator, e rovinata poi da un refrain pietoso, sino alla terribile "The One", un lentazzo semplicemente inascoltabile per la propria pochezza, passando per l'altrettanto penosa "Holding On", ennesimo episodio acustico del disco.
Apprezzabile l'idea di "Demon Dance", con un folle Dave Padden ben calato nella parte, ma il risultato lascia alquanto a desiderare; decisamente meglio "Rage Absolute" e "Dr.Psycho", ma per il resto si salva davvero poco. Nei lenti gli Annihilator sfiorano lo zero assoluto per la banalità del songwriting, nelle melodie fanno cadere le braghe, nei brani più aggressivi convincono Padden e la base ritmica, ma dov'è quel riffing geniale e distintivo che conoscevamo? Qui troviamo solo una valanga di anonimi Mi a vuoto, in tutte le salse, e di passaggi sempliciotti, conditi giusto da qualche assolo piacevole.
Le poche idee interessanti, come nella strofa di "Nightmare Factory" alla Depeche Mode, vengono subito cancellate nel proseguio della canzone stessa. L'unica nota positiva è la produzione ottima, agli antipodi di "Waking the Fury", ma quest'ultimo vantava un livello qualitativo mille volte superiore. Insomma, "All for You" è una ciofeca, e non sapete quanto soffra a dirlo perchè agli Annihilator sono sempre stato legato. Lasciate perdere e tenete i soldi per andarveli a vedere, semmai, in concerto.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?