Qualche volta durante il percorso univesitario si viene a contatto con il mondo del lavoro attraverso il meccanismo dello
stage.
Si frequenta, per un determinato periodo di tempo, un'azienda, una impresa, uno studio, al fine di apprendere sul campo cosa aspetterà lo studente dopo la laurea.
Ora, nel 90% dei casi, cosa fa di solito uno stagista?
Le
fotocopie.Vi starete chiedendo dove voglio andare a parare.
Ve lo dico.
I francesi
Destinity sono degli stagisti che stanno frequentando il mondo del thrash/deathcore al fine di capire cosa aspetterà loro dopo il percorso di studi. E loro cosa fanno? Indovinate un po'?
Esatto. Le fotocopie.
La loro musica è derivativa dalla prima all'ultima nota.
L'alternarsi di growl, scream, ritornello pulito, l'uso serrato delle chitarre di chiara scuola melo-svedese, il tocco evocativo delle tastiere, i tempi veloci, tutto, ma proprio tutto, è già stato fatto da decine e decine di gruppi che a loro volta hanno copiato, chi meglio chi peggio, gli
At the Gates ed i
Dark Tranquillity mescolandone la musica con le influenze hardcore.
Sapete qual è la cosa più assurda? I
Destinity sono in giro dal 1996 e questo
"Resolve in Crimson" è addirittura il loro ottavo album! Praticamente in vent'anni di carriera i nostri, che hanno iniziato suonando symphonic black metal per poi passare al death, non hanno saputo fare di meglio che darsi al genere più in voga del momento.
Com'è il disco?
Il disco è bello. Suonato e prodotto bene. Aggressivo, violento, melodico al punto giusto, abbastanza catchy nei ritornelli e, fortunatamente, più tendente al death che all'hardcore. Tutto fatto molto bene.
Che la professione di stagista sia quella del futuro?
Nessuno lo saprà con certezza.
Certamente invece i
Destinity hanno confezionato un buonissimo prodotto, hanno ovviamento lasciato a casa l'originalità, ma hanno saputo infondere ai loro brani la giusta dose di sapienza musicale volta a creare una musica si scontata, ma non per questo poco riuscita.
Vi dirò, a me l'album è piaciuto molto. Certe reminescenze black sono davvero indovinate, certi brani, come
"Only Way", epica e melodica, davvero ben fatti.
Quello che so, tuttavia e per certo, è che molto difficilmente
"Resolve in Crimson" tornerà a girare nel mio lettore.
Per adesso però me lo godo con piacere.
Vedete voi cosa fare.
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