Dopo essersi formato nel 2004 ed aver girovagato tra alcune piccole (ma nel caso della
Remedy ottime!) etichette, i tedeschi
Scornage in occasione del loro quarto album approdano alla loro compaesana
Massacre per dare alle stampe questo "
ReaFEARance", disco che conferma in tutto e per tutto quello che questi cinque giovanotti della Westfalia hanno saputo fare in quasi dieci anni di carriera: un thrash/death metal in chiave moderna ma non troppo, piuttosto classico con un gigantesco enorme ed imbarazzante costante riferimento ai
Sodom ed i vecchi
Kreator, di qualità non eccelsa ma nemmeno poi così male.
Sempre bilanciato tra chiavi più classiche e melodiche ed altre più tirate e ferali in cui si sfiora, anzi si prende in pieno, il death metal tanto caro ai
Cannibal Corpse (ascoltare "
We Bury Our Dead Alive" per credere), con i vocalizzi al vetriolo del buon
Guidone Grawe, gli
Scornage sono uno dei classici e necessari combo di Serie B, che nonostante non usciranno mai dall'anonimato (dopo 4 dischi e 10 anni di carriera praticamente non li conosce nessuno) sono indispensabili per gli amanti di un genere musicale che non possono aspettare un disco ogni due anni dai maestri del genere e che, giustamente, vogliono sollazzarsi più spesso anche con nomi minori ma di sicuro affidamento.
Insomma, non si può prendere la
BMW per andare a fare una scampagnata con gli amici, in mezzo al fango e la melma: si prende la
Dacia Duster che non si rovina, ci si diverte lo stesso e se si graffia la carrozzeria pazienza che non muore nessuno. Questo in sintesi il ruolo degli Scornage, che però professionalmente, per attitudine, abilità tecnica e resa della produzione, non sono secondi a nessuno.
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