Allora, che il viking/folk metal sia un genere inflazionato in cui ormai è stato detto tutto quello che si doveva dire, credo ci siano pochi dubbi.
Se poi un gruppo, islandese, nell'anno del signore 2012 propone soluzioni utilizzate e riutilizzate da altri mille prima di loro, cosa dobbiamo pensare?
Che il postulato all'inizio di questa mia disamina ha un'altra prova della sua validità, punto.
Gli
Skálmöld escono con il loro secondo lavoro,
Börn Loka, offrendoci un metallo battagliero, invero ben suonato, impreziosito qua e la da piacevoli ricami folkloristici ma cantato con la grazia di un porco scannato o di un'aquila inferocita a seconda dei momenti, infarcito di cori a metà tra l'epico e l'elevato tasso alcolico, ed una serie di brani che pescano in misura equa tra epic metal tradizionale e le frange estreme,
Thyrfing e
Amon Amarth, giusto per pare qualche nome che conoscono quasi tutti, secondo uno schema compositivo sempre uguale che risulta, come già sottolineato, trito e ritrito fino al tracollo della nostra pazienza!
Dopo questa dolce alliterazione di T ed R concludo questo mio sproloquio dicendovi che:
1) Se volete conoscere tutto, ma proprio tutto, il genere in questione prendete questo cd e lanciatevi in guerra al risuonare dei suoi epici cori, o uscite in mutande in pieno inverno con l'ascia in mano.
2) Se amate l'islanda ed i suoi strambi abitanti, prendete questo cd per tributare il giusto riconoscimento ad un bel paese.
3) Se per voi il metal è anche spirito guerriero misto alla buona birra, prendete questo cd.
4) In tutti gli altri casi spendete i vostri soldi in altro modo.
Per inciso, l'album non è male, ma in questo tipo di sonorità troverete molto di meglio in giro.
Alla prossima.
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