Signore e signori, sono tornati gli anni '90. In particolare è tornato il rock alternativo, quello degli
Alice in Chains, dei
Foo Fighters e più recentemente quello contaminato dal metal dei
Queens of The Stone Age. E' tornato, prepotentemente, e ha preso le sembianze dei Deceit.
Deceit che nascono appunto come gruppo cover delle band sopracitate, riscuotendo un più che discreto successo soprattutto nel nord Italia, dove il loro nome viene ben presto conosciuto e riconosciuto da un sempre più vasto pubblico di appassionati.
Arriva quindi il momento per i 5 giovani di iniziare a camminare sulle proprie gambe e grazie all'aiuto della Scarlet Records riescono a produrre questo primo LP, "
Nine".
Disco che pesca esattamente dal retaggio della band, che presenta coordinate riconducibili ai Foo Fighters (impossibile non trovare una citazione nel titolo della canzone "
Too Fighters") ma in particolare ai Queens of The Stone Age, aggiungendo al tutto una bella manciata di sano hardcore californiano, soprattutto nel cantato di Billy Logan, che dona al tutto una veste totalmente nuova e decisamente interessante e coinvolgente.
I 38 minuti del disco scorrono quindi piacevolmente, anche grazie alla saggia breve durata, e fanno scapocciare in ben più di un'occasione. Non mancano inoltre momenti più riflessivi, come "
First Father", scelta tra l'altro come singolo apripista e della quale è stato realizzato un video visibile in calce.
Insomma in conclusione un esordio più che buono per i
Deceit, che con il loro "Nine" portano una bella boccata di aria fresca e frizzantina in questo autunno grigio e cupo, con la loro intrigante mistura musicale. Il futuro per gente così non può essere che radioso e personalmente non posso far altro che augurarglielo. Keep it up!
Quoth the Raven, Nevermore..
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