Metalcore, una parola che spesso mi mette i brividi, molto raramente mi mette di buon umore e ancora più raramente mi esalta. Soprattutto, una parola che quasi sempre viene usata a sproposito. Non è il caso di questa giovane band, devo dire, che pur non avendomi fatto amare il disco in questione è riuscita a non irritarmi, grazie a un disco estremamente canonico, ben poco innovativo ma tutto sommato piacevole.
Come debut album non ci si può lamentare, per una band che sicuramente si presenta molto meglio all’ascolto che non nelle foto, dove sembra una emo boy band made in USA fatta e finita. Tuttavia, lo scorrere veloce e convulso dei brani sembra suggerire un evidente e poco onorevole appiattimento del songwriting sul solito abusato canovaccio: voce incazzosa, furia strumentale e poco spazio ai convenevoli. Il che va bene, perché sempre di metal si tratta, ma siamo sicuri che possa essere la ricetta giusta per conquistare il mercato? A mio parere no. Almeno, no se rimane l’unica strada percorsa in tutto il disco. Si poteva provare ad inserire elementi distintivi nel sound, cercare di addolcire con clean vocals alcune parti, sperimentare maggiormente soluzioni indispensabili per distinguersi in un mare di prodotti tutti indecentemente simili.
Ragazzi miei, forse pagate lo scotto della gioventù, in cui pestare senza ritegno sembra sempre la soluzione migliore. Solo il tempo ci dirà se questi giovanotti matureranno o se manterranno la direzione puntata verso un ignorante e monotono metalcore. Nel frattempo provateci, ma solo se siete fanatici del genere.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?