Klaus Schubert è un prolifico chitarrista austriaco, membro di diverse band, tra cui No Bros, Schubert, Titty Twister Band e Rock Bunnies. Siccome il 99% di voi probabilmente non conosce nessuna di queste band, ciò non fa certo di lui una leggenda del rock. Ma ancora di più, a contribuire a non elevare il buon Klaus al rango di guitar hero, ci pensa tranquillamente la sua musica.
Questo disco è una raccolta di tutti i pezzi migliori della sua carriera, che si definisce da sola ascoltando il secondo pezzo:
La Minchia Della Follia. Probabilmente, una citazione colta di Frank Zappa, che pur senza raggiungerne (e ci mancherebbe altro) la genialità ci mostra un artista con un pizzico di follia, attratto dall’hard rock e con una piacevole attitudine goliardica. Tutto ciò, purtroppo, non si traduce in brani all’altezza della situazione, perché dopo qualche ascolto la noia inizia a serpeggiare e non lascia più scampo. Tanta voglia di voce nei pezzi strumentali, ma anche quando arriva la voce le cose non migliorano più di tanto.
Insomma, sicuramente un chitarrista molto prolifico, amante della musica, colto e preparato. Ma il materiale originale, a mio parere, non raggiunge praticamente mai l’efficacia necessaria.
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