Giovane band di Oristano, i
Zero.5A sono in piena attività da un paio d’anni ed ora esordiscono con un Ep di sei brani. Il loro è un metal pesantissimo, industriale, dai suoni gelidi e groove cupo e modernista. Rabbiosi e massicci, stemperano la loro durezza con inserti melodici e rallentamenti cadenzati, cercando di variare il tema dell’assalto metalcore. Comunque i risultati sono migliori nelle fasi muscolari, anche perché le parti vocali non urlate appaiono ancora da registrare. I testi riguardano aspetti della vita reale, come la massificazione della società o l’abuso di sostanze, mentre il livello tecnico è certo sufficiente per il genere scelto.
I brani più convincenti sono “Big brain washing”, “I’ve become a monster” e la monolitica “Restart the game”, dove si intuiscono le principali influenze della band: Meshuggah, Rage Against the Machine, ultimi Soulfly, ecc.
Dunque per gli Zero.5A un nu-metal di discreta fattura, da perfezionare ma già efficace per potenza e cattiveria.
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