Sulla scena da circa 15 anni eppure non avevo mai sentito parlare di loro. Gli slovacchi Protest sono qui al terzo disco, ma a quanto ho capito i precedenti due dischi erano alquanto diversi dalla proposta in esame. Mettendo da parte il passato, oggigiorno i Protest ci danno una lezione di cosa significhi suonare brutali e veloci, con un grindcore old school sì, ma mai in debito di tecnica e di brutalità, e dopato con massicce dosi di death metal. Chiariamo subito le cose, a dispetto del titolo "Have A Rest, Please", qui non avrete un attimo di pace ma solo mazzate, mazzate terribili, mazzate di fuoco! Un platter intenso, sfibrante, annichilente, con brani che quasi mai superano i due minuti, ma preferiscono brevi viaggi fatti alla velocità della luce. Eppure nel sound dei Protest la componente thrashy è ben in vista e si sente, ma gli slovacchi sanno bene come dosarla con le parti più brutali e veloci, creando un'alchimia devastante in quanto a varietà della proposta che, pur andando sempre a mille, non stanca mai. Le songs si succedono senza soluzione di continuità, pochi fronzoli e tanta sostanza, fatta anche di una cover dei Napalm Death e della conclusiva track, la quale altro non è che un pezzo folk, presumibilmente della loro terra natia, con tanto di tribalismi e musica simil-tzigana. Un disco che, in definitiva, non dice nulla di sostanzialmente nuovo ma che, almeno, lascia senza fiato e fa male.
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