Potrei commentare il ritorno dei norvegesi
Nidingr quotando in tutto e per tutto quanto detto da Stefania
qui.A parte il batterista, niente sembra infatti cambiato da
"Wolf Father" e le caratteristiche del gruppo sono immutate: black metal modernissimo che tanto deve ai
DHG e ai
Thorns senza averne, purtroppo per Teloch e soci, l'estro e la genialità.
"Greatest of Deceivers" è certamente un buon disco, violento, abrasivo, ottimamente suonato e cantato e che certamente piacerà a chi del black metal apprezza soprattuto le interpretazioni più all'avanguardia che non hanno nostalgia del passato,
MA da musicisti con tanta esperienza alle spalle (Gorgoroth, God Seed, DHG etc...) c'è davvero da aspettarsi di più che una semplice reinterpretazione, per quanto buona, di dischi come
"Supervillain Outcast".
I
Nidingr sono arrivati alla terza prova discografica e tra dissonanze di chitarra ed assalto all'arma bianca non hanno ancora mostrato qualcosa di davvero interessante.
Ne saranno capaci?
Chi vivrà, vedrà.
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