A leggerne la biografia sembra di rivivere una scena del film
RockStar, quando il cantante degli
Steel Dragons, durante un live show, sente levarsi dal pubblico una voce sovrastante ancora piu’ potente e prolungata della sua. Adattandola ad una location differente, sembra di immaginare i
Mind’s Eye nella loro sala prove disturbati dalla potente voce di
German Pascual che proviene dalla sala accanto la loro mentre prova con la sua band. Ed e’ cosi’, con questo piccolo ma fortunato aneddoto, che inizia la carriera che conta di questo cantante che potrebbe tranquillamente definirsi cittadino del mondo.
Nato in Uruguay, cresciuto in Brasile e vissuto fin dall’adolescenza in Svezia, German si avvia alla musica a 15 anni come batterista anche se fin dalla tenera eta’ di 5 anni pare si divertisse a cantare tutto quello che passavano in radio: nessun genere escluso. Il 1994 e’ l’anno di inizio della formazione, vocale e musicale e, seguendo i consigli degli amici, dopo un breve periodo in cui il nostro si accompagna ad un rapper, capisce di essere destinato al metal.
L’incontro con i
Mind’s Eye prima (e’ del 2008 l’uscita di
1994: The Afterglow) e con i
Narnia dopo, lo lanciarono nell’olimpo. L’anno d’oro e‘ il 2009 quando viene pubblicato
Course of a generation e, inanellando una serie di critiche favorevoli, arriva la nomination da parte del website
The Gates of Metal come miglior voce metal. La sua voce viene paragonata a grandi singers come
Ronnie James Dio,
David Coverdale o
Jorn Lande tanto per citarne qualcuno dal lungo elenco.
Sembra essere tutto in discesa per German ma a frenare la corsa ci pensano i membri fondatori del nuovo gruppo … ponendo prematuramente fine ad ogni attivita’. Ma oramai il suo nome aveva cominciato a girare negli ambienti e non gli fu difficile trovare un nuovo posto presso i
Divinefire, con cui si accasa nel 2010, e che nel 2011 da’ i primi frutti di questa collaborazione con la pubblicazione di
Eye of the storm.
Ora
German Pascual pubblica il suo personale lavoro da solista,
A new beginning. Viene da domandarsi perche’ la scelta un album solista e non un nuovo lavoro di gruppo. Forse perche’ , a ben guardare, l’album si avvicina piu’ allo stile
Narnia che non a quello dei
Divinefire seppur sperimentando qualcosa di diverso , ma in realta’ questo nuovo album porta dentro molto della propria esperienza in tutte le band che ha frequentato, e che ancora frequenta, anche nella scelta dei testi basati sulla religione cristiana.
La scelta di correre da solo gli ha permesso di accompagnarsi ad un gruppo di musicisti talentuosi come i chitarristi
Martin Hall (
Forged Wings) e
Carl-Johan CJ Grimmark (
Narnia, Fires Of Babylon, Rob Rock) ed i bassisti
Per Schelander (
Pain of Salvation, ex-
Royal Hunt) e
Raphael Dafras (
Almah, Seven Horizons) .
Dotato di voce che ben si presta a questo genere, grazie all’ottimo lavoro di
Thomas Plec Johansson, non vi sara’ difficile apprezzarne le qualita’ canore e sonore. Sempre sul pezzo … anche quando pensi che non ce la fara’ mai, per alludere a quando il cantato sembra andare nella direzione opposta a quanto la musica sta ritmando.
A new beginning e’ un power metal melodico con sortite verso il trash eccezion fatta per l’ultimo brano
Cancion con todos dove
German omaggia la sua natia patria con quello che sembra un sinfonico tango a tinte power, l’unico vero pezzo lento della decade. Difficile scegliere un brano piu’ significativo degli altri, forse
The Wrath of God per la sua anormale ritmica oppure
Misty Dreams per la sua carica energica, ma anche
Open your Eyes dove CJ Grimmark sembra voler tributare un omaggio ad uno svedese D.O.C. come
Lars Johan Yngve Lannerbäck (al secolo
Yngwie Malmsteen) richiamando sonorita’ e passaggi di chitarra tipici del maestro scandinavo.
E’ un album che scorre via piacevolmente
A new beginning: tante luci e poche ombre. Queste ultime riguardano l’eccessivo campionamento e l’assenza di uno strumento vero come la batteria ma cio’ non toglie che a conti fatti
German ha realizzato un ottimo lavoro solista.
Rimaniamo quindi in attesa di vedere questo lavoro in Tour con una line-up completa di quanto oggi ancora latita.