Oddio il gatto!!! E chi se l'aspettava!!
Ho "preso" la recensione dei
Dawn of Winter un po' per caso, anzi assai distrattamente, principalmente perchè nessuno l'aveva richiesta, un po' per la simpatia a pelle per un'etichetta sfigata come la
Cyclone Empire, un po' perchè senza riflettere mi pareva un nome decente per un gruppo tipo atmospheric depressive doom o qualcosa del genere.
Dopo un secondo di "
Dagon's Blood"..E' LUI! E' LUIIIIIIIIIIIII!
E' LA VOCE DEL GATTOOOOOOOOOOOOOO!!!A quel punto ho fatto mente locale in un millesecondo...ma porca miseria, i Dawn of Winter!?!?! Quei Dawn of Winter???
Clamoroso, il gatto
Mutz, "famoso" per essere il cantante degli inossidabili
Sacred Steel, spunta alle mie spalle sornione e graffiante più che mai (anche se dalle foto ammazza se s'è invecchiato :( ) con i suoi Dawn of Winter, che pochissimi sapranno essere una cult band dedita all'epic doom più inossidabile e sulfureo che esista e che vede il suo debutto "
In the Valley of Tears" risalente ben al 1988, per la Iron Glory.
Il seguente "
The Peaceful Dead", recensito 4 anni fa dal nostro Marchino Aimasso, non aveva lasciato il segno ed oggi arriva questo EP "
The Skull of the Sorcerer" che magari, chissà, ci porterà il terzo full length in ben 21 anni di carriera.
Il minutaggio è scarso ma la qualità no: davvero tre ottime composizioni più una carina ma nulla più (la già citata opener "Dagon's Blood"), anche se c'è da dire che a
Gerrit e
Jorg (anch'esso nei Sacred Steel) riescono meglio le composizioni più lente e solenni che quelle rocciose in mid-tempos, in ogni caso dignitosissime.
I riferimenti son sempre quelli,
Candlemass in testa, ed anche il gattone a volte è sorprendente per come riesce ad essere eclettico, magari a differenza della band madre, a volte grintoso e graffiante, altre evocativo e stentoreo, in entrambi i casi assai efficace.
"
In servitude to Destiny" e la title track sono davvero due autentiche gemme nere e ci auguriamo che se mai ci sarà il disco completo sarà maggiormente incentrato su queste coordinate.
Sempre lode al Gatto, amen.
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