Da Modena debuttano i nostrani
Desire Before Death, band che si inserisce nel filone metalcore della east coast americana e che tanti proseliti ha fatto anche in Europa, Svezia e Germania in primis.
Ho inquadrato subito le coordinate stilistiche della band perché in realtà non c’è molto altro da dire, data l’estrema derivatività della proposta. “
Beyond The Threshold” è un disco che rispecchia fedelmente tutti i crismi del genere, ha groove, è incazzato, le ritmiche sono una continua colata di cemento, i riff sono compressi e serrati, i break spezzano le ossa del collo.
Formalmente il disco è ineccepibile, sebbene abbiamo sentito dischi prodotti e suonati meglio, e persino più arrabbiati. Però va dato atto ai
Desire Before Death di aver svolto egregiamente il proprio compito. Tuttavia su questo disco pesa come un macigno la qualsivoglia assenza di spunti compositivi personali. Non originali, ormai nessuno inventa niente (o quasi), ma personali. Con l’aggravante che arriva sulla scena con anni di ritardo rispetto all’esplosione del trend.
Gli amanti del genere potrebbero trovare sicuramente pane per i loro denti, ma la domanda è perché questo pane dovrebbero acquistarlo dai
Desire Before Death? Perché non rivolgersi all’estero dove è sicuramente più buono e il mastro fornaio è rinomato?
Solo per gli avversari irriducibili dell’esterofilia.
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