Band internazionale composta da musicisti mediamente noti e di grande esperienza i
RavenLord arrivano al debutto discografico con Descent To The Underground, un disco che, in un solo aggettivo, potremmo definire canonico.
Un classico heavy metal decisamente privo di personalità, che per tutta la durata del disco scorre via abbastanza piacevolmente ma senza lasciare traccia. Purtroppo, alla fine dell’ascolto, quello che rimane sono le cose negative: parecchi filler, un senso di noia che serpeggia ma soprattutto l’inadeguatezza della voce. Il singer si lancia infatti spesso e volentieri in pseudo imitazioni di King Diamond e Rob Halford, non arrivando nemmeno ad allacciargli le scarpe.
Fosse stato un debutto magari poteva scapparci anche un sei, ma da gente che suona da anni e anni è lecito aspettarsi di più. Fossi in voi lascerei perdere, c’è tanto altro da sentire…se volete farvi un’idea, tuttavia, provate con Attila The Hun o Promised Land.
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