Ha potuto sfruttare delle prestigiose collaborazioni ed ha militato in gruppi importanti, nel frattempo ha inciso lavori solisti, tribute, live e raccolte autocelebrative assortite.
Già:
Jorn Lande nella sua carriera non si è fatto mancare nulla.
Beh... quasi!
Gli mancava giusto un disco con l'orchestra, ma ora con "Symphonic" si toglie pure questo pensiero.
Anche se poi l'orchestra si è limitata ad una
presenza virtuale, in quanto non si tratta di una registrazione live o perlomeno di una nuova incisione, ma semplicemente di un riarrangiamento delle versioni originali delle varie canzoni qui incluse, ad opera dello stesso Jorn e di Lasse Jensen.
La maggior parte dei brani fa ovviamente parte del suo repertorio solista, per il resto troviamo un pezzo dei Masterplan ("Time to Be King", dall'omonimo album), ma anche la reinterpretazione di "Rock 'n' Roll Children" e di "The Mob Rules", ad omaggiare quello che è da sempre il vero punto di riferimento per il cantante norvegese: Ronnie James Dio.
Seppur composto da belle canzoni e ben...
condito, "Symphonic" si rivela assolutamente superfluo e marginale.
Ed ora mica ci toccherà doverlo aspettare al varco con una sua
Metal Opera , vero?
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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