Vabbé, dai... abbiamo scherzato. Ormai è chiaro che il genio artistico di
Rob Zombie è tutto concentrato sul cinema, mentre la musica è stata messa, almeno momentaneamente, da parte. Sempre che la sua esplosiva vena artistica non si sia esaurita in quel senso. Niente di male, i suoi film ci ripagano a sufficienza della perdita. Fatto sta che il nostro sciolse i White Zombie per intraprendere la carriera solista, ma, se si esclude il primo Hellbilly Deluxe, i successivi tre albums sono uno peggio dell'altro, fiacchi e inutili. Sembra proprio che l'ispirazione musicale sia riuscita a mantenersi viva poco oltre la sua seminale band originaria. E la serie infinita di raccolte di remix... Un paio ci stanno, ma di più, con pezzi come Dragula onnipresenti, sono talmente inutili e ingiustificate da sembrare palesemente un modo per mantenere il proprio nome anche nel giro musicale, invece di uscirne del tutto. Nessuno spenderebbe soldi per
Mondo Sex Head, nemmeno i fan più sfegatati di Rob, voglio sperare. Su diciotto (nientemeno!) remix della versione deluxe, quelli davvero carini sono una manciata:
Thunder Kiss '65 rifatta in chiave industrial dance da Jonathan Davis dei Korn,
Foxy Foxy in chiave dance wave anni '80,
Lords of the Salem, originale ed articolata,
Burn... poco altro, comunque mai all'altezza degli originali. E, indovinate? Un altro remix di
Dragula! Via, via: buttare nel dimenticatoio! Piuttosto, andate a vedere Lords of Salem, appena uscirà! Lì sì che avremo di che eccitarci!
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