Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:25 min.
Etichetta:Grindfather Productions

Tracklist

  1. MESRINE: LE CLAN POULIOT
  2. MESRINE: GRIM SLEEPER
  3. MESRINE: HAROLD CAMPING
  4. MESRINE: CIVILIZED BARBARIANS
  5. MESRINE: HIDDEN THOUGHTS
  6. MESRINE: DIRT & DUST
  7. MESRINE: DEADLY SINNER (BONUS TRACK)
  8. SPOSA IN ALTO MARE: UNA CORSA DI UN COW-BOY
  9. SPOSA IN ALTO MARE: QUESTA È UNA CANZONE CON UN TESTO CORTO
  10. SPOSA IN ALTO MARE: LA RICETTA DEL KIWI
  11. SPOSA IN ALTO MARE: BLACK METAL LATIN LOVER
  12. SPOSA IN ALTO MARE: INNO DELL'HEAVY METAL & DELL'HARD ROCK
  13. SPOSA IN ALTO MARE: KUROSE (WRITTEN BY AGATHOCLES)
  14. SPOSA IN ALTO MARE: NUCLEARE (CALIMERO VERSION)
  15. SPOSA IN ALTO MARE: SMETANITO
  16. SPOSA IN ALTO MARE: UP YOUR FUCKING ARSE (WRITTEN BY MALIGNANT TUMOUR)
  17. SPOSA IN ALTO MARE: INVOCAZIONE DI SHEOVAN (FEATURING IL MAGO GABRIEL)

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Split solo su vinile, cinquecento copie, per due grind band d’impostazione assai diversa. I canadesi Mesrine sono seri e canonici esecutori del genere, nella scia dei primi Napalm Death (quando comprai “Scum” molti dissero che porcherie tali non avevano alcun futuro. Tre decadi dopo c’è ancora gente che suona esattamente così….bah! nda). I nordamericani (inteso come continente America) picchiano duri e frenetici, scegliendo la via della purezza stilistica senza compromessi o contaminazioni. Sono bravi, pur con le limitazioni congenite del filone, e piaceranno ai grindsters legati alla tradizione.
Discorso quasi opposto per i veneti Sposa in Alto Mare, già noti nel circuito nazionale. Si tratta di una formazione che gioca tutto sulla parodia, attitudine poco seguita all’estero ma sempre piuttosto gradita in Italia, indipendentemente dal genere prescelto. I titoli dei brevissimi brani parlano chiaro: tanto cazzeggio e sarcasmo a piene mani, uniti comunque ad una sufficiente levatura tecnica. Tale scelta permette al gruppo di uscire un poco dagli angusti limiti del grind ortodosso, infilando in mezzo un metal classico che sfotte pesantemente i truci defenders (“Inno dell’heavy metal & dell’hard rock”), citazioni di Carosello, un paio di cover più serie e perfino un pezzo ispirato dal mitico e grottesco mago Gabriel (“Invocazione di Sheovan”).
Inevitabilmente, tale atteggiamento ha bisogno di fans del grind con apertura mentale e senso dell’umorismo.
Da segnalare la copertina, variazione su un modello che non si può non conoscere.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.