Screaming, screaming for vengeance... the world is defiled in disgrace! E stavolta gli
Screamer decidono di accogliere l'appello del
Sacerdote di Giuda, continuando ad abbeverarsi alla fonte dell'eterna giovinezza dell'Heavy Metal.
Infatti, come in occasione del disco d'esordio, questo
nostalgico quartetto svedese affronta temi gia sentiti e sfruttati, con la necessaria dedizione e cognizione di causa, riuscendo pure a suonare ancora più retro.
Qualche passaggio un po' scontato, come quegli
"oh oh oh… " deleteri su "Far away from Home" o la
noiosetta "Lady of the River" (dove gli Screamer rispolverano le loro già note tentazioni seventies), non inficiano un discreto album che ha dalla sua più di un motivo (la grinta di "Red Moon Rising", il passo deciso della motorhediana titletrack …) per catturare le attenzioni degli ascoltatori più interessati a queste sonorità spiccatamente old-style.
Se ci aggiungiamo poi come i miglioramenti siano evidenti, tanto sul piano individuale (sopratutto nel cantato di Christoffer Svensson) quanto su quello complessivo, non possiamo che goderci questo "Phoenix", aspettandoci ulteriori passi avanti nel futuro degli Screamer, un gruppo che - se ce ne fosse l'occasione - mi piacerebbe verificare anche in azione sulle assi di un palco.
On wings that fill the sky ... like a phoenix rising ... I am
I hear
I see
I feel
I review
I think therefore I am ...
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