Death Wolf - II: Black Armoured Death

Copertina 6

Info

Genere:Punk
Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. NOCHE DE BRUJAS
  2. WORLD SERPENT
  3. LORD OF PUTREFACTION
  4. DARKNESS OF HEL
  5. SUDDEN BLOODLETTER
  6. MALICE STRIKER
  7. NIGHT STALKER
  8. LUCIFERIAN BLOOD COVENANT
  9. BLACK ARMOURED DEATH
  10. DEATH WOLF MARCH
  11. LITTLE BLACK ANGEL
  12. SNAKE MOUNTAIN
  13. ROTHENBURG

Line up

  • Morgan - bass
  • Hrafn - drums
  • Makko - guitars
  • Maelstrom - vocals

Voto medio utenti

La gemma assoluta di questo cd è la cover di Little Black Angel dei Death in June... che, chissà come, nemmeno la Century Media si è accorta fosse una cover, tanto da non menzionarla. Invece, la voce gridata, con il suo particolarissimo timbro fra Tom Araya e Glenn Danzing, unita ad un ritmo cadenzato, veloce ed incalzante e suoni sulfurei in pieno stile Danzing, la rende bella tanto quanto l'originale. I Death Wolf sono i Devils Whorehouse con un nome nuovo ed uno stile rimaneggiato. Il gruppo, guidato da Morgan Håkansson dei Marduk, nacque inizialmente come cover band dei Misfits e Sahmain, per poi comporre pezzi propri e far uscire due albums e due ep nell'arco di una decade, estremamente influenzati dai nomi sopracitati. Cambiato monicker, Håkansson ha optato per una contaminazione con il death/thrash e Maelstrom ha cercato di spostare la sua timbrica profonda e acida, estremamente simile a quella di Danzing, in territori gridati, ai limiti con il black. Il risultato anche in questo secondo album è un ibrido che, in pezzi come World Serpent o Sudden Bloodletter, sconfina sia nell'hard core alla Cro Mags che negli Slayer. Nei pezzi più lenti, come Lord of Putrefaction, Maelstrom mostra il suo limite: cioè avere una voce semplicemente non adatta a cantarli, perché diventa immediatamente monocorde e flebile; non sembra nemmeno che stia cantando davvero. Molto meglio quando riprendono le influenze Danzing in Night Stalker, pezzo con un bel refrain ed un incedere assolutamente accattivante. Bella anche Noche de Brujas, con le sue aperture orrorifiche e sofisticate. Aggiungiamo anche Darkness of Hell, thrash song da pogo violento. Il resto sono pezzi poco ispirati e simili l'uno all'altro. Il difetto di II: Black Armoured Death sta proprio nel continuo oscillare della qualità, che, in definitiva, lo rende un album superfluo. Ma con alcuni pezzi belli ed un capolavoro. Il mio consiglio è questo: registratevi i titoli che vi ho citato e lasciate stare gli altri.
Recensione a cura di Laura Archini

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