Un nome, una garanzia. Si dice così, giusto? Si dice, ma spesso si sbaglia.
Ecco, il progetto di
Ged Rylands (
Ten, Tyketto), che coinvolge tanti nomi illustri della scena melodic/AOR dietro gli strumenti e personalità clamorose alla voce (basta leggere qui a fianco il casting per rendersene conto), come spesso succede, non riesce ad incantare pur risultando assolutamente di qualità.
Una manciata di brani di hard rock melodico davvero ben costruito, una produzione all’altezza dei nomi presenti e un songwriting essenziale, spoglio da ogni inutile orpello.
All’interno, episodi soft e brani più tirati, sempre velati da quel gusto AOR tanto piacevole da sentire, che tuttavia, al termine dell’ascolto, non lasciano niente più che un piacevole rilassamento. Non c’è mordente, non c’è nulla in grado di far scattare la scintilla. Certo, per me come per tanti di voi probabilmente è un disco che comunque farà bella mostra di sé sullo scaffale, quantomeno per puro collezionismo. Ma dopo ripetuti ascolti, la sensazione è quella di un album che non è destinato a durare nel tempo.
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