Nati nel 2005 in Svezia su idea dei coniugi Frida e Martin Viberg, i
My Endless Wishes avrebbero dovuto, nelle intenzioni originarie, ispirarsi ad Evanescence, Nightwish e Within Temptation. Ecco, diciamo che le intenzioni originarie sono probabilmente andate a farsi benedire, visto che questo primo album tutto può essere tranne che un disco metal, trattandosi a conti fatti di un rock con voce femminile banalotto e ripetitivo.
Ben prodotto, melodico, ad essere sinceri niente più di qualcosa che si ascolta alla radio, magari senza cambiare stazione e “sopportando” per qualche minuto un po’ di musica leggera. Probabilmente hanno buone potenzialità a livello di mercato, ma a me, dopo ripetuti ascolti, proprio non dicono nulla.
Io lo sconsiglio fortemente, ma nel caso voleste approfondire l’ascolto preliminare è obbligatorio. Occhio perché gli elementi metal scarseggiano e l’orecchio andrà abituato a qualcosa di inaspettatamente morbido.
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