Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. TONIGHTMARE
  2. THE GOGGLE MIRROR
  3. BROTHERS TO THE END
  4. INSIDE THE VACUITY CIRCLE
  5. STANDING IN THE RAIN
  6. NO MORE HEROES
  7. OF TEARS AND RHYMES
  8. THE WARNING AFTER
  9. IN THIS WICKED WORLD
  10. ARCADE WARRIORS

Line up

  • Andrea "Andy" Marchisio: vocals
  • Stefano "Sted" Droetto: guitars
  • Dani: bass
  • Luca "T-1000" Pellegrino: drums
  • Mr. Triton: keys

Voto medio utenti

Una sfilza di album con voti tra il 7,5 e l’8 è un biglietto da visita ottimo ma anche scomodo quando ci si affaccia al mercato con la propria nuova creatura. Una scomodità che gli italianissimi Highlord sembrano non avvertire affatto, regalando a tutti i fan un album che, a conti fatti, conferma senza dubbio alcuno quanto questi ragazzi meritino un posto di diritto tra i big del metal tricolore. Un disco dove progressive e power si mischiano alla perfezione, lasciando anche ampio spazio per tentare strade nuove e tutte, incredibilmente, vincenti. Un lavoro che dimostra una capacità di songwriting ceramente superiore alla media e vicinissima ormai a tutti i maestri del genere.

Si inizia alla grande con The Goggle Mirror, in cui spicca il pregevole break centrale, per poi proseguire con la strofa saltellante e le splendide melodie di Brothers To The End.
Standing In The Rain arriva con un riff che pare una sassata in faccia, una strofa incalzante e divertente e un ritornello ben strutturato, anche se il meglio a mio parere lo regala la parte strumentale, veramente ottima, in cui spicca un solo di chitarra da applausi. Da rivedere invece gli inserti growl a mio parere poco azzeccati.
Con la successiva No More Heroes la band guadagna i pieni voti in pagella, grazie a un pezzo solare, epico, che ti cattura al primo ascolto e non ti lascia più, così come la centratissima power ballad di buon impatto Of Tears And Rhymes.
Con la title-track abbiamo uno degli altri pezzi da ricordare, davvero una summa efficace ed esaustiva di tutto ciò che gli Highlord sono in grado di offrire. In This Wicked World ci ripropone il volto più aggressivo della band e si segnala per le pregevoli soluzioni corali, mentre Arcade Warriors chiude alla grande l’album con una bella cavalcata power.

Insomma, sette album e nessun passo falso, con una menzione d’onore per la vocalità di altissimo livello di Andrea Marchisio e per il lavoro chitarristico di Stefano Droetto. Si può chiedere di più a una band?

Inutile aspettare, inutile l’ascolto preliminare, accattatevillo! Non ve ne pentirete!
Recensione a cura di Alessandro Quero

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 apr 2013 alle 14:26

Ciao ragazz qui sted, mi fa piacere leggere una simile recensione e vedere che ancora ci si ricorda di When the Aurora falls.. son passati un sacco di anni da allora ... thanks! \m/

Inserito il 29 mar 2013 alle 18:22

Pensavo di essere tra i pochi a considerare quel cd un capolavoro, ho scoperto di non essere l'unico... sinceramente pero' devo recuperare il resto della discografia... Ai tempi i soldi erano molto pochi e gli Highlord erano finiti in secondo piano!

Inserito il 29 mar 2013 alle 14:28

sottoscrivo ogni parola di polimar (d'altronde takeshi è uno dei miei personaggi preferiti), When the Aurora Falls è davvero una piccola e sottovalutata gemma power metal

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