Una sfilza di album con voti tra il 7,5 e l’8 è un biglietto da visita ottimo ma anche scomodo quando ci si affaccia al mercato con la propria nuova creatura. Una scomodità che gli italianissimi
Highlord sembrano non avvertire affatto, regalando a tutti i fan un album che, a conti fatti, conferma senza dubbio alcuno quanto questi ragazzi meritino un posto di diritto tra i big del metal tricolore. Un disco dove progressive e power si mischiano alla perfezione, lasciando anche ampio spazio per tentare strade nuove e tutte, incredibilmente, vincenti. Un lavoro che dimostra una capacità di songwriting ceramente superiore alla media e vicinissima ormai a tutti i maestri del genere.
Si inizia alla grande con
The Goggle Mirror, in cui spicca il pregevole break centrale, per poi proseguire con la strofa saltellante e le splendide melodie di
Brothers To The End.
Standing In The Rain arriva con un riff che pare una sassata in faccia, una strofa incalzante e divertente e un ritornello ben strutturato, anche se il meglio a mio parere lo regala la parte strumentale, veramente ottima, in cui spicca un solo di chitarra da applausi. Da rivedere invece gli inserti growl a mio parere poco azzeccati.
Con la successiva
No More Heroes la band guadagna i pieni voti in pagella, grazie a un pezzo solare, epico, che ti cattura al primo ascolto e non ti lascia più, così come la centratissima power ballad di buon impatto
Of Tears And Rhymes.
Con la title-track abbiamo uno degli altri pezzi da ricordare, davvero una summa efficace ed esaustiva di tutto ciò che gli Highlord sono in grado di offrire.
In This Wicked World ci ripropone il volto più aggressivo della band e si segnala per le pregevoli soluzioni corali, mentre
Arcade Warriors chiude alla grande l’album con una bella cavalcata power.
Insomma, sette album e nessun passo falso, con una menzione d’onore per la vocalità di altissimo livello di Andrea Marchisio e per il lavoro chitarristico di Stefano Droetto. Si può chiedere di più a una band?
Inutile aspettare, inutile l’ascolto preliminare,
accattatevillo! Non ve ne pentirete!
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