Ennesimo buon disco per gli svedesi
Stonelake, band attiva, tra alti e bassi, da quasi 30 anni e capace di evolversi e rimanere al passo coi tempi al contrario di molti altri gruppi di simile diffusione. E dunque questo
Monolith, guidato dalla voce splendida di
Peter Grundström, si candida ad essere uno degli album interessanti di questo 2013 per tutti gli amanti del metal melodico.
L’inizio lascia sbalorditi:
Fanatical Love si apre con un riffone pauroso e regala un ritornello di altissimo livello. Purtroppo ci pensa la successiva
You Light The Way a riportare il disco nella normalità, offrendo una virata verso il “core” davvero poco gradevole. Fortunatamente con
End This War si torna a ragionare (bella in particolare la parte strumentale con il solo di chitarra) e con
With Someone Like You la band si lancia in un brano quasi sperimentale, aggressivo ed ipnotico, difficile da assimilare ma da tenere in considerazione. Più solari e canoniche
Double Life e
Hater, mentre con
Will You Be Loved ci si muove in territori hard rock per arrivare a scenari progressive da applausi. Molto aggressive
In A Freezing House e
Notorius, dopo le quali i pochi minuti di pianoforte di
Desolation servono a recuperare energie e pacatezza.
Copiano? Eh vabbè, pace, siamo tra quelli che copiano come si deve. Per chi ama un certo tipo di musica un disco magari non longevo, magari non al top, ma sicuramente non deludente. Adatto a chi ascolta heavy ma anche ai progster meno intransigenti. Provate a buttarci l’orecchio!
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