Giungono all'esordio discografico gli statunitensi, della Virginia,
Earthling con un disco che definire variopinto sarebbe riduttivo.
"Dark Path", in poco più di mezz'ora di musica, riesce, infatti, a mixare primi
Slayer,
Possessed,
Iron Maiden, rock psichedelico e NWOBHM in un caleidoscopio di sensazioni che hanno il gusto, piacevolissimo, di un tempo ormai andato.
Il gruppo sembra vivere in una dimensione temporale che ha dimenticato l'evoluzione musicale degli ultimi vent'anni e quello che si "limita" a fare è suonare
Heavy Metal: affermazione, lasciatemelo dire, che non è banale per nulla.
Ovviamente su questo album non troverete rivoluzioni o originalità.
"Dark Path" è, tuttavia, un album ottimo.
Suonato molto bene, caratterizzato da un suono volutamente retrò, riesce a conquistare l'attenzione grazie a soluzioni melodiche tanto semplici quanto efficaci che si contrappongono all'irruenza delle parti più spinte e ad un cantato aspro di matrice estrema, andando così a cesellare una scultura musicale viva e pulsante.
Gli
Earthling passano, con sorprendente facilità, da lunghe divagazioni strumentali, in cui la chitarra solista assurge a psichedelica protagonista, a furibondi momenti di tagliente thrash senza che lo stacco risulti forzato o dissonante. La forza di questo progetto sta proprio in questo: una grande capacità di rendere semplice una composizione musicale che semplice non lo è per nulla.
Davvero validi.
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