Dopo essere stati ospiti delle pagine di Metal.it con il precedente "Angst", i tedeschi
Todtgelichter tornano oggi a farci visita con il loro terzo album
"Apnoe" edito per
Code666: a dispetto dell'etichetta di band avantgarde black metal, la proposta dei cinque di Amburgo ha nella melodia il proprio punto cardine e strumentalmente è più vicina a territori post-rock di band come Long Distance Calling. Non basta certo un growl, peraltro abbastanza spento e tenue, del singer Tobias per poter parlare di black metal o di musica estrema in generale. Detto questo, la proposta dei Todtgelichter si rivela efficace e piacevole, per merito di una vena melodica mai stucchevole che viene talvolta appesantita da chitarre possenti e dalla voce in growl. Nonostante una partenza interessante con le varie "Embers", "Expectations" e "Beyond Silence", "Apnoe" perde decisamente in incisività nella seconda parte, soprattutto a causa di una eccessiva insistenza su canzoni lente e melodiche. Giusto "Tiefer Fall", cantata in madrelingua, ridona un pizzico di brio sul finale con il suo ritmo quasi danzereccio.
"Apnoe" è un discreto album che certamente verrà incontro alle esigenze di chi preferisce le forme di metal meno estreme e più improntate alla melodia. C'è ancora da lavorare sul songwriting, magari dando un po' di brio e movimento ad alcuni pezzi, ma in generale la sufficienza è assicurata.
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